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Yanis Varoufakis: “Basta ingerenze qui in Grecia e più tempo sul debito”
Il guru economico di Tsipras: “L’Europa sta strangolando il nostro popolo per costringerlo al rigore oltre i limiti, mentre la gente è senza lavoro e vive con pensioni da fame”
ROMA . “Fiscal waterboarding”, lo chiama Yanis Varoufakis. Come la peggiore delle torture della Cia in versione finanziaria. “Sono cinque anni che l’Europa su ispirazione tedesca ce lo infligge. Strangolare un popolo per costringerlo al rigore oltre i limiti mentre la gente è senza lavoro e vive con pensioni da fame, si muore di malattie scomparse cinquant’anni fa, con le privatizzazioni forzate sono state consegnate l’area di Hellenikon o la lotteria nazionale a dei lestofanti. Dove dobbiamo andare a finire?” Varoufakis, classe 1961, docente alla Texas University di Austin e già preside di Economia ad Atene, è l’eminenza grigia di Syriza, l’autore del progetto che fa tremare l’Europa. Per il partito sarà anche candidato.
Non chiedete più di uscire dall’euro, ma intanto la Merkel vi invita a rispettare i patti. Qual è la vostra risposta?
“Che è un’ingerenza inaccettabile in una campagna elettorale democratica. L’euro è stato concepito male, e per la Grecia, come per l’Italia, era meglio non aderirvi. Non ha retto all’impatto della crisi finanziaria del 2008, ma ormai non si può tornare indietro. È come un vascello lanciato verso l’America che a metà dell’oceano comincia ad imbarcare acqua. E’ inutile stare a disquisire sugli errori degli ingegneri che l’hanno costruito, bisogna stringere i denti e arrivare in porto”.
Qual è la vostra proposta?
Non è troppo?
Niente più haircut dopo quelli del 30% nel 2011 e di un altro 40 nel 2012?
Come avviare una crescita così vigorosa?